ABBAZIA    DI SAN VINCENZO AL VOLTURNO L’arrivo    dei benedettini in Molise coincide probabilmente con la nascita    dell’Abbazia    di San Vincenzo presso    la valle del Volturno, cui si giungeva da Cassino attraverso il    Passo Annunziata Lunga, che si pensa fu patrocinata dal duca di    Benevento Gisulfo II.Durante il regno franco il monastero fu    elevato al livello dei più importanti cenobi europei grazie ai    numerosi privilegi concessi dal re Carlo    Magno. La    maggior espansione fu raggiunta durante il IX secolo,    quando il monastero arrivò ad ospitare più di 350 monaci,    contando tra le sue pertinenze dieci chiese e numerosi    possedimenti situati per la maggior parte nell’Italia    meridionale. Tale crescita del complesso fu però frenata da due    fatti tragici: un terremoto    che danneggiò gravemente le strutture nell’848.    Successivamente, nell’881    il monastero fu saccheggiato dagli Arabi che    imprigionarono parte dei monaci. Altri riuscirono invece a    rifugiarsi a Capua da dove tornarono circa trent’anni dopo per    rifondare il cenobio, sostenuti economicamente anche dagli    imperatori tedeschi Ottone    II e Ottone    III.    In seguito all’avvento dei Normanni, i monaci decisero di    trasferire il monastero sulla riva destra del Volturno in una    posizione più sicura. La    nuova chiesa fu consacrata da Papa Pasquale II nel 1115, periodo    nel quale fu redatto il Chronicon.          |    Ordine    di appartenenza Benedettino Epoche di edificazione V/VI – VIII/IX (S. Vincenzo Minore); X – X/XI (S. Vincenzo Maggiore); XII – XIX sec. (S. Vincenzo Nuovo)Architettura Romanica di tipo campano-cassinese Informazioni    e contatti Abbazia di San Vincenzo al Volturno Rocchetta al Volturno (IS)  |   







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