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martedì 30 agosto 2011

CENOBITISMO

San Pacomio

I cenobiti (dal latino cenòbium, a sua volta dal greco κοινός, "comune", e βίος, "vita") sono monaci cristiani le cui prime comunità risalgono al IV secolo. Il cenobitismo è una forma comunitaria di monachesimo, praticata in monasteri (cenobi) sotto la guida di un'autorità spirituale, secondo una disciplina fissata da una regola. Si contrappone alle forme individuali di isolamento monastico. I cenobiti si differenziano dagli eremiti in quanto praticavano una vita comunitaria anziché solitaria. Fondatore del cenobitismo è considerato San Pacomio, monaco egiziano, vissuto a cavallo fra III e IV secolo. Il cenobitismo fu diffuso in occidente da San Benedetto da Norcia dopo l'incontro con l'abate Servando, e su quei principi istituì l'Ordine di San Benedetto.

La stabilitas loci


Fino ad allora poteva capitare che i monasteri fossero tenuti ad accogliere presunti confratelli che erano soliti vagabondare da un luogo all'altro. Tale pratica era guardata con sospetto da san Benedetto, che nel primo capitolo della Regola parlò di "monaci girovaghi", ovvero viandanti che vivono andando da un monastero all'altro portando discredito alla professione monastica. Egli escluse questa forma di monachesimo da quella cenobitica (cioè sottoposta alla Regola), legando ciascun monaco al primo monastero dove entrava, spendendovi poi tutta la vita. Il principio della stabilitas loci (permanenza in un luogo) è uno dei cardini del monachesimooccidentale introdotti dalla Regola di san Benedetto nel VI secolo. La regola prevedeva comunque dei casi nel quale si poteva accogliere monaci esterni come ospiti o incorporarli nella comunità su richiesta. 

Fonte: Wikipedia

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