La Chiesa della Gran Madre di Dio è senza dubbio il monumento più affascinante e misterioso della città di Torino e si trova nei pressi di piazza Vittorio Veneto all'estremità orientale del suggestivo Ponte Vittorio Emanuele I. Come possiamo notare dalla foto, la chiesa ricorda il Pantheon di Roma. Il tempio venne eretto per volere degli amministratori della città il 20 maggio 1814 per festeggiare Vittorio Emanuele I di Savoia all'indomani della sconfitta di Napoleone, evento ricordato dall'epigrafe sul timpano della chiesa che recita: ORDO POPVLVSQVE TAVRINVS OB ADVENTVM REGIS ossia «La nobiltà e il popolo di Torino per il ritorno del re». L'architetto fu Ferdinando Bonsignore che si aggiudicò l'appalto nel 1818. nel 1827, dopo un breve periodo di interruzione, i lavori ripresero sotto il regno di Carlo Felice il cui successore, Carlo Alberto di Savoia lo inaugurò nel 1831. La costruzione dell'edificio sacro riqualificò la zona di Borgo Po per il quale si preparò anche un piano regolatore. In questo piano era prevista anche la costruzione di una piazza semicircolare che fungesse da "corona" per la chiesa. All'edificio si accede da una scalinata che porta al sagrato. Prima dell'ingresso notiamo un pronao formato da sei colonne (che in realtà sono dieci se consideriamo il loro numero complessivo). La Chiesa negli ultimi anni è stata meta di molti studiosi ed appassionati di esoterismo e magia che definiscono Torino come la città diabolica per eccellenza: nello specifico la Chiesa della Gran Madre avrebbe indizi decisivi per risolvere il mistero del Santo Graal, basta notare le due statue che rappresentano Fede e Religione che si trovano fuori il tempio.
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