Nel 1202 i crociati al seguito di Goffredo di Villehardouin scoprirono a Zara, splendida città dell'attuale Croazia cinta da alte mura e torri, ricchezze che potevano rivaleggiare con quelle di Venezia. «Et ils s'émerveillèrent?» (Ed essi si meravigliarono) è proprio il titolo della mostra che il Musée de Cluny di Parigi dedica all'arte medioevale in Croazia. Questo non è l'unico omaggio che Parigi dedica al paese sull'altra sponda dell'Adriatico. In occasione del Festival della Croazia in Francia, infatti, anche il Louvre esporrà, dal 23 novembre fino a febbraio 2013, una straordinaria statua di bronzo, l'Apoxyomenos (letteralmente, atleta che si deterge il sudore dopo una gara), recuperata nel 1999 dai fondali dell'isola di Lussino. Dalle rive del mar Adriatico alle pianure della Pannonia (l'attuale Ungheria), il territorio della Croazia era un tempo la giunzione fra gli imperi romani d'Occidente e d'Oriente. Nel Medioevo queste terre hanno conosciuto scambi numerosi, come dimostrano i 43 straordinari pezzi in mostra fino al prossimo 7 gennaio al Musée de Cluny: opere che illustrano il dinamismo e l'originalità dell'arte locale dal IX al XIV secolo, ma anche la ricchezza degli scambi artistici tra le province dell'attuale Croazia e il resto d'Europa in questo periodo. Fiore all'occhiello di questa produzione è l'oreficeria, accanto a mirabili esempi di scultura e a manoscritti miniati. Ma a colpire sono soprattutto i reliquari antropomorfi, di cui la Croazia conserva esempi rari e spesso unici, come la testa in argento di San Silvestro Papa e il braccio di San Biagio, proveniente, quest'ultimo, dalla cattedrale di Dubrovnik.
Fonte: www.italiaoggi.it
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