Pagine

giovedì 8 novembre 2012

ARALDICA MEDIEVALE 4: GLI ESEMPI INGLESI

Incarichi pubblici, cognomi, figure araldiche, per tutto il Medioevo si intrecciano e spesso dipendono l’uno dall’altro. Dignità oggi difficili anche solo da immaginare si perpetuano infatti per secoli, specialmente in Nazioni legate alle antiche tradizioni come l’Inghilterra dove il cerimoniale di Corte prevede uniformi, precedenze, l’ufficio di portare i simboli del potere regio nel corso delle incoronazioni e delle cerimonie. E’ proprio l’Inghilterra che, con la sua araldica solo apparentemente complessa, i suoi Lord di nomina, di parlamento, feudali, i suoi esquires, le antiche foreste e i torrenti da preservare, può offrire infiniti esempi di vita e mentalità medievali spesso giunte fino a noi. I titoli di falconiere, guardiano, campione, grande elemosiniere, gran ciambellano, qui assumono la forma della continuità che si esprime ai nostri giorni con il pagamento del posteggio, ove previsto, al Lord del maniero, ossia a quel signore (in genere non nobile) che eredita o acquista un castello o anche solo l’avanzo del muro di un castello cui erano legati alcuni diritti mai estinti come la proprietà o l’uso di un piazzale. Il conte di Gloucester Hugh de Spencer fu nominato nel Trecento governatore del castello e delle terre di Gloucester e guardiano della foresta di Dean; Robert de Lytton (antenato dei baronetti Bulwer-Lytton) fu nominato nel secolo successivo sovrintendente delle foreste del Peak (la cresta sullo stemma di questa famiglia rappresenta un airone nel canneto); iI barone Churchill (ancora della famiglia Spencer, quella di Lady Diana), è ranger ereditario della foresta di Wychwood; il duca di Grafton (della famiglia Fitzroy, originata da un figlio illegittimo di Carlo II d’Inghilterra), porta i titoli di ranger ereditario della foresta di Whittlebury e ranger di quella di Salsey; il duca di Newcastle (famiglia Fiennes-Pelham-Clinton)quello di guardiano della famosa foresta di Sherwood, legata al romanzo di Robin Hood; il conte di Hopetoun (famiglia Hope) custode ereditario del castello di Lochmabe; i baronetti Dymoke il titolo medievale di Onorevole Campione del Re, titolo che compete loro per il possesso del maniero di Scrivelsby, acquisito nel Trecento da Sir Jhon Dymok per il suo matrimonio con Margaret de Ludlow, ereditiera del famoso castello che il padre Thomas aveva a sua volta ottenuto sposando Joan de Marmion figlia dell’originale signore di quel luogo, cui era stato aggiunto per sempre l’ufficio del championship: combattere nei duelli “giudizio di Dio” in nome e per conto del Re; e I Dymoke innalzavano opportunamente nelle loro armi due leoni passanti, incoronati regalmente. Le guerre, i duelli e le giostre sono ricordati da infinite figure negli stemmi: i baronetti O’Loghlen hanno nelle armi un guerriero in armatura lanciante una freccia da un arco; i Roberts e gli Spaight il feone, ossia il ferro del dardo; i Bodle una balestra; gli Hutchinson tre frecce; i conti Amherst tre lance; i Mac Namara due ferri di lancia; i duchi di Cleveland (Vane), i baronetti Vane e i loro consanguinei conti di Westmoreland (Fane) la mano armata guantata; i marchesi di Winchester (Paulet) e i Clarke tre spade; i Vivian e i Webster gli anelletti dei tornei. I baronetti Knowles conservano il classico ricordo del più amato sogno medievale come il pellegrinaggio e la crociata; qui raffigurati dalla croce di Gerusalemme in memoria del viaggio in Terrasanta compiuto da Sir Thomas al seguito del re Riccardo I. Grande almoner, ossia grande elemosiniere del Regno era il marchese di Exter (famiglia Cecil); il conte di Lauderdale (famiglia Maitland) era portabandiera ereditario di Scozia. Il titolo e l’incarico di falconiere è testimoniato dal cognome dei baronetti Falkiner e dai tre falconi portati nelle loro armi; e dei Keith-Falkoner (conti di Kintore) il cui antenato Rhanulph de Lunkyir fu nominato falconiere del re di Scozia Guglielmo il Leone tra la fine del XII secolo e l’inizio di quello successivo, e la cui famiglia ottenne più tardi il castello di Hall Forrest e il titolo di Lord Falconer di Halkerton nel 1647;o ancora il falcone nella cresta sullo stemma dei baronetti Lacon. Il cognome dei due baronetti Vavasour ricorda lo status degli avi medievali di queste famiglie, nobili dipendenti da un più importante signore feudale. E ancora i meno conosciuti diritti di pesca con coloro che erano incaricati di regolarli sono testimoniati dai tre salmoni nello stemma dei baronetti Orde, dal luccio nuotante in quello dei visconti O’Neill; mentre le tre lasche (un pesce d’acqua dolce nello stemma e nella cresta dei baronetti Roch) sono inserite come arma parlante (lasca è in inglese roach). L’araldica si conferma quindi vera e propria storia, riconoscibile prima che gli infiniti termini tecnici confondano le origini delle famiglie e delle comunità.

Articolo di Carmelo Currò Troiano

0 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...