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martedì 8 gennaio 2013

ELEZIONI PAPALI NEL MEDIOEVO, COME AVVENIVANO?


Il decreto che nel 1059 aveva stabilito una procedura per l'elezione del papa, consistente nella scelta preliminare da parte dei cardinali vescovi, nella consultazione dei cardinali preti e infine nell'acclamazione da parte del clero e del popolo di Roma, invece di diventare una norma accettata e condivisa , aveva dato luogo a nuovi scontri durante tutto il corso della lotta per le investiture. A metà del secolo XII questi scontri non si erano ricomposti : nel 1159, mentre i partigiani di Alessandro III mettevano l'accento sulla partecipazione dei cardinali, i sostenitori dell'antipapa Vittore IV sostennero che altrettanto fondamentale era il ruolo del clero e del popolo. Solo con il terzo concilio lateranense (1179) lo stesso Alessandro III , introdusse la possibilità per tutti i cardinali di partecipare all'assemblea per eleggere il papa e stabilì che tale elezione sarebbe stata valida solo se compiuta sulla base di una maggioranza dei due terzi. Nel corso del XIII secolo grazie anche a questa riforma si affermò definitivamente l'idea secondo cui l'elezione del papa non doveva essere soggetta nè all'influenza dell'impero nè all'influenza del popolo di Roma, ma era affidata ai soli cardinali. Per porre un freno all'abitudine dei cardinali di prolungare in maniera eccessiva il tempo dell'elezione papale, dando luogo a lunghe vacanze della sede apostolica durante le quali i conflitti divampavano,Gregorio X(1271-1276) emanò la costituzione UBI PERICULUM, in cui stabiliva alcune norme tese ad accelerare l'elezione del nuovo papa. Il decreto stabilì che i cardinali elettori sarebbero stati costretti a risiedere in uno spazio chiuso a chiave(Conclave) nel quale nessun altro avrebbe avuto accesso ; con il prolungarsi dell'elezione si sarebbero visti diminuire le scorte di cibo a disposizione ; in piu , non avrebbero potuto godere delle entrate normalmente dovute al papa durante l'elezione. L'istituzione del Conclave, pur regolando l'elezione del papa, non minava affatto la posizione di preminenza acquisita dai cardinali , che rimanevano i detentori esclusivi della possibilità di eleggere il sovrano pontefice. Fra il XII e XIII secolo, i cardinali divennero i principali collaboratori del papa ; lo assistevano nel "concistorio", che era il piu importante consiglio della curia romana, nel quale si emettevano le sentenze relative alle piu importanti questioni spirituali e temporali. Per diventare cardinale occorreva la nomina papale. Tra la metà del XII secolo e gli inizi del XIV , il numero dei cardinali oscillò tra piu di 30 e meno di 10. Con la riduzione del collegio cardinalizio il potere dei singoli cardinali aumentò , e in tal modo le nomine divennero uno strumento fondamentale per la strategia politica dei pontefici. Nel XII secolo i cardinali furono soprattutto italiani , nel 1200 aumentarono i francesi ;crebbero nel frattempo l'importanza dei chierici con formazione universitaria, dei professori e dei funzionari della curia.

Tratto da: Storia Medievale, Massimo Montanari, Laterza

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