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giovedì 11 luglio 2013

IL CASTELLO DI GUADAMUR

Il castello Guadamur, nei pressi di Toledo, è attualmente una bellissima e ristrutturata fortezza del XV secolo dalle influenze italiane nello stile architettonico, ma nel suo passato è stata soggetta a più di un incendio e saccheggio. Ci sono tracce che il luogo fosse abitato fin dal Paleolitico e abbia ospitato insediamenti Celti, dal momento che vi sono luoghi nelle sue vicinanze con toponomastica di questa origine (Alpuébrega, la Brega o Castrejon). Anche i Romani fecero il loro passaggio in queste zone e, anche se non è certo si siano stabiliti nell'area del castello, è stata rinvenuta una carreggiata romana nella vecchia strada per Tolosa. Il nome “Portusa” non è altro che una forma spagnolizzata di un diminutivo latino e segnala la zona come un luogo di passaggio. Durante l'invasione della Spagna da parte dei Mori qui convissero popolazioni cristiane e musulmane, convivenza che si tradusse in molte opere architettoniche di stile mozarabico. Nella torre della preesistente fortezza araba di Guadamur cercò rifugio il re moresco quando Alfonso VI prese Toledo. 
Il sistema feudale che andò affermandosi in seguito alla riconquista dei luoghi fece ottenere nel 1446 a Pedro Lopez de Ayala, figlio del Gran Cancelliere di Castiglia e sindaco di Toledo, la concessione reale delle terre di Guadamur. Il figlio di Don Pedro divenne il primo conte di Fuensalida ottenendo dal re il permesso a costruire un castello. Con il tempo sorsero attorno alla fortezza sempre nuove abitazioni fino a ottenere, nel 1471, il titolo di vera e propria cittadina. Nel 1502 vi vissero Filippo il Bello e Giovanna la Pazza. Altri personaggi storici che passarono per il castello di Guadamur furono il cardinale Cisneros, Carlos V e la principessa di Eboli, fatta rinchiudere qui da Filippo II. Nel 1546 l'arcivescovo di Toledo Silíceo fece costruire a proprie spese un ponte sul fiume Guajaraz. Di questo periodo sono anche la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena e l'Eremo di San Antonio Abate, conosciuto come San Antonio anche se il santo che vi fu venerato fino alla metà del XIX secolo fu San Sebastiano. 
Questa cappella ospita oggi il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari del Montes de Toledo. Nel XVII secolo il contado di Fuensalida raggiunse la sua massima espansione: 10.000 abitanti e 40.000 ettari, il secondo stato del regno di Toledo. La storia della contea si conclude nel 1843, quando il governo concede le proprietà terriere di Guadamur ai residenti del villaggio. Durante la Guerra di Indipendenza, essendo il castello di proprietà del duca di Uceda, fu utilizzato come caserma per le truppe francesi, che finirono per dargli fuoco. Successivamente fu restaurato ma incendiato di nuovo durante le guerre carliste. Abbandonato, il castello fu acquistato dal conte del Asalto, che lo ricostruì nel 1887. Dopo il colpo di stato del 18 luglio 1936, Guadamur rimase sotto il governo della Seconda Repubblica fino agli ultimi giorni della guerra civile spagnola. Il 27 marzo 1939 le truppe di Franco presero la città e saccheggiarono il castello causandone notevoli danni. Fu in seguito ristrutturato nuovamente e arredato dal Marchese di Campoó. Guadamur è dichiarato Monumento Storico-Artistico dal 1964. Strutturalmente ha pianta quadrata, di 30 metri di lato. È suddiviso in due zone cinte da muraglia e possiede un fossato che in origine aveva un ponte levatoio. Nella parte ovest si trova l'imponente torre maggiore, con i suoi 31 metri di altezza e 12 di lato, protetta da sei cabine sospese e circolari. Il corpo principale è sormontato da piccole torri cilindriche merlate triangolari. Sulle mura e le torri si possono ancora vedere gli scudi della casata López de Ayala, conti di Fuensalida. L'interno del castello ospita una interessante collezione di armature, arazzi, mobili e quadri antichi ma essendo divenuto una abitazione privata è necessario chiedere il permesso per fare foto o filmati.




Articolo ed immagini di Isabel Giustiniani. Tutti i diritti riservati.

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