A conclusione del 2013, nel 1700° anniversario dalla promulgazione dell'Editto di Milano, Giussano celebra la ricorrenza con un grande evento presso Villa Mazenta: la mostra “Costantino e l'Editto di Milano: Cristianesimo e culti antichi per una nuova identità”. Dal primo al 15 dicembre le sale della villa racconteranno la figura dell’imperatore Costantino e lo storico Editto di Tolleranza del 313, che equiparò il Cristianesimo alle altre religioni professate nell'impero romano, con particolare attenzione alla Brianza e al processo di cristianizzazione del territorio. L'evento è stato fortemente voluto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Giussano, che ha dato patrocinio e sostegno, gode del patrocinio della Provincia di Monza e Brianza ed è stato realizzato in collaborazione con l'Associazione Culturale Identità Europea, Perceval Archeostoria, Legio I Italica e Officine Briantee. La rassegna è sponsorizzata da Carrefour e Gelsia. La mostra è curata da Elena Percivaldi, storica e saggista, ed è stata concepita per spiegare al pubblico non specialista, con un linguaggio semplice e accessibile, l'importanza storica del cosiddetto “Editto di Tolleranza”, che dopo secoli di persecuzione decretava per il Cristianesimo la libertà di culto consentendone il proselitismo. Un atto la cui portata avrebbe cambiato, nel giro di pochi secoli, il volto religioso e culturale dell'Europa. La mostra è articolata in due sezioni. Nella prima sono presentati gli eventi (la tetrarchia, la celebre battaglia del Ponte Milvio, il concilio di Nicea, l'Editto stesso) e i loro protagonisti nel contesto storico, politico e religioso del tempo; si affronta anche la cristianizzazione della Brianza chiarendone modalità e problematiche. La seconda sezione, invece, propone in esposizione riproduzioni filologicamente corrette di oggetti e armi del periodo tardo-romano (a cura della Legio I Italica) allestite in teche, più alcune ambientazioni realizzate con manichini interamente abbigliati che illustrano l'equipaggiamento dei soldati del IV secolo e alcuni momenti della vita civile. «La mostra – spiega la curatrice – non è una semplice cronaca di fatti ma vuole indagare quel momento di svolta in maniera profonda. Ecco perché di Costantino, che ne fu il principale artefice, sono messe in luce anche la personalità e l'atteggiamento ambiguo nei confronti del Cristianesimo. Fu davvero credente?
Come si rapportò con l'eredità pagana di Roma? Sono domande a cui si cerca di dare risposta. Grande spazio hanno anche le leggende che si impadronirono dell'imperatore e della madre Elena: il “sogno di Costantino” prima della battaglia, la sua conversione, la Leggenda della Vera Croce. Sarà poi possibile, grazie alle riproduzioni di oggetti dell'epoca, assaporare anche l'atmosfera del tempo e comprendere perché Costantino riuscì, grazie alla sua personale risolutezza e alla forza del suo esercito, a imporsi come punto di riferimento politico ritardando la crisi di un impero che era ormai inesorabilmente sul viale del tramonto». Sono previsti anche alcuni eventi collaterali. Durante l'open day del primo dicembre, nel pomeriggio, terminata l'inaugurazione e la visita guidata si terranno varie attività didattiche per il pubblico a cura della Legio I Italica. Sarà inoltre presente uno stand librario a cura dell'Associazione Culturale Identità Europea. Infine, venerdì 13 dicembre, alle ore 21, la curatrice terrà la conferenza “Costantino ed Elena nell'iconografia e nell'arte”, in cui le figure dell'imperatore e della madre e le leggende che li vedono protagonisti saranno rilette partendo dalle loro rappresentazioni in miniature, sculture, quadri, affreschi (a cominciare dal ciclo dipinto da Piero della Francesca nella Basilica di San Francesco ad Arezzo) ed altri capolavori ben presenti nell'immaginario collettivo di tutti.
Come si rapportò con l'eredità pagana di Roma? Sono domande a cui si cerca di dare risposta. Grande spazio hanno anche le leggende che si impadronirono dell'imperatore e della madre Elena: il “sogno di Costantino” prima della battaglia, la sua conversione, la Leggenda della Vera Croce. Sarà poi possibile, grazie alle riproduzioni di oggetti dell'epoca, assaporare anche l'atmosfera del tempo e comprendere perché Costantino riuscì, grazie alla sua personale risolutezza e alla forza del suo esercito, a imporsi come punto di riferimento politico ritardando la crisi di un impero che era ormai inesorabilmente sul viale del tramonto». Sono previsti anche alcuni eventi collaterali. Durante l'open day del primo dicembre, nel pomeriggio, terminata l'inaugurazione e la visita guidata si terranno varie attività didattiche per il pubblico a cura della Legio I Italica. Sarà inoltre presente uno stand librario a cura dell'Associazione Culturale Identità Europea. Infine, venerdì 13 dicembre, alle ore 21, la curatrice terrà la conferenza “Costantino ed Elena nell'iconografia e nell'arte”, in cui le figure dell'imperatore e della madre e le leggende che li vedono protagonisti saranno rilette partendo dalle loro rappresentazioni in miniature, sculture, quadri, affreschi (a cominciare dal ciclo dipinto da Piero della Francesca nella Basilica di San Francesco ad Arezzo) ed altri capolavori ben presenti nell'immaginario collettivo di tutti.
Titolo: Costantino e l'Editto di Milano: Cristianesimo e culti antichi per una nuova identità
A cura di: Elena Percivaldi
Periodo: 1-15 dicembre 2013
Luogo: Giussano (Mb), Villa Mazenta (piazza S. Giacomo).
Orari di apertura: venerdì 15.30-18.30; Sabato e domenica 10-12 e 15-19
Informazioni: cultura@comune.giussano.mb.it, Tel. 0362/358250
Ufficio stampa: EP Pressoffice ep.pressoffice@gmail.com
Inaugurazione con open day: 1 dicembre ore 15 (attività ludico-didattiche a cura di Legio I Italica, banchetto libri a cura di Identità Europea).
Conferenza “Costantino ed Elena nell'iconografia e nell'arte” (a cura di Elena Percivaldi): venerdì 13 dicembre ore 21, Villa Sartirana (via Carroccio 2)
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