Come in molti ricettari medievali, nel Frammento di un libro di cucina del secolo XIV capita di trovare la stessa ricetta copiata due volte. È il caso dell'Ambrogino di pollo alla frutta secca, presente all’inizio e alla fine del libro. Per preparare questo piatto corposo, innanzitutto, si deve tagliare un pollo in piccoli pezzi da rosolare in 80 g di lardo fuso insieme a due cipolle. Quando la carne comincia a essere colorita, si aggiungono sale, 10 cl di latte di mandorle, mezzo bicchiere vino bianco, 10 cl di brodo, un pezzetto di cannella tritata e tre chiodi di garofano. Mentre si lascia il pollo sbollire, si prepara la salsa scaldando un altro mezzo bicchiere di vino con 5 cl di aceto. A questo si aggiungono due fette di pane, senza crosta e arrostito, dieci datteri, otto prugne snocciolate e una puntina di noce moscata. Una volta che si è addensato, si versa il composto sul pollo guarnendo il piatto con le prugne e i datteri, che devono restare interi.
Di seguito, il testo originale della ricetta:
“Se voi ambrogino di polli.
Togli li polli, ismembrali, poi li soffriggi col lardo fresco et uno poco di cipolla tagliata a traverso. Quando è a mezzo cotto, togli latte di mandorle et istempera conbuglione et uno poco di vino, e metti con questi polli et iscema in prima del grasso s’egli è troppo, e mettivi cennamo trito col coltello e pochi garofani. E quando s’apparecchia, mettivi susine secche, datteri interi, alquante noci moscate tritate et uno poco di midolla di paneabbrusciata, bene pesta e stemperata con vino e con aceto. Questa vivanda vuole essere agra e dolce, e guarda li datteri che non si rompano”.
Fonte: Medioevo.it
0 commenti:
Posta un commento