In sud Africa è stato scoperto un nuovo esemplare di Homo che potrebbe cambiare la storia dell'evoluzione umana. Si tratta di Naledi, ritrovato nella grotta di Naledi Chamber a cinquanta chilometri da Johannesburg insieme ad altri 1550 resti ossei appartenenti ad altri individui. Lo scheletro, che secondo un primo studio risalirebbe a 2,5 milioni di anni fa, misura 1 metro e 50 di altezza e pesa all'incirca 45 kg. Il team, diretto da Lee Berger noto antropologo, è stata annunciata dalla University of Witsawaterstrand di della capitale sudafricana, dalla NG Society e dal Dipartimento per la Scienza e la Tecnologia del Sudafrica ed è stata resa nota tramite la rivista eLife. Naledi ha caratteristiche molto simili a quello dlel'Homo Sapiens e tratti somatici molto vicini a quelli dei primissimi primati. Cranio e denti sono piccoli, molto simili all'Homo Habilis con una corporatura che somiglia molto a quella delle grandi scimmie. Le mani e piedi risultano estremamente sviluppate e adatte a prendere utensili e hanno una dimensione molto simile a quelle dell'Homo Sapiens. Si tratta, in buona sostanza, di una sorta di ibrido la cui classificazione è abbastanza difficile. Ma ciò che è fondamentale è che la sepoltura dell'uomo è sempre stata vista come un'aspetto dell'"uomo" moderno, invece sembra proprio che Naledi sia arrivato prima di lui!
Fonte foto: Afp
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