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mercoledì 29 gennaio 2014

LA LEGGENDARIA FIGURA DI NAMO DI BAVIERA

Namo di Baviera è un personaggio medievale probabilmente immaginario e lo si trova in alcuni brani del ciclo carolingio ed è intimamente legato all'origine del Tesoro delle Sante Croci del Duomo Vecchio di Brescia. Poco prima della morte di Carlo Magno che lo aveva nominato duca di Baviera ricevette proprio dalle mani dell'imperatore una croce di legno formata dai frammenti della Vera Croce ricevuta a sua volta in dono da Costantino IV. All'inizio del IX secolo Namo diventa governatore di Brescia e proprio in questo periodo avvengono le traslazioni delle salme di San Faustino  E Giovita  dalla basilica di San Faustino ad Sanguinem alla chiesa dei Santi Faustino e Giovita (Chiesa di San Faustino in Riposo) che trasudarono sangue provocando la conversione dello scettico duca al cattolicesimo. Non ci sono testi né che smentiscano né che confermino l'esistenza di Namo ma risulta ben documentata la traslazione avvenuta il 9 maggio 806. In parte documentato sarebbe il miracolo.Il racconto, supportato e ritenuto vero per secoli, è ormai da ritenersi privo di fondamento ed è assumibile come leggenda già probabilmente fissata nel Duecento, in seguito radicata da una grande fortuna letteraria. Di conseguenza, la figura di Namo, che a questo e solo a questo evento pseudo storico è legata, verrebbe a sua volta trascinata nella fantasia della religiosità medievale.

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