Il Comune di Condove, da diversi anni ha intrapreso un’estesa opera di sistemazione e rivalutazione artistica e culturale del Castello del Conte Verde, anticamente conosciuto come Castrum Capriarum, costruito sulla rocca simbolo di ingresso nel territorio condovese per chi arriva dalla pianura e segno forte del paesaggio di fondovalle. Fin dagli anni '60 del sec. XX furono condotti studi, monitoraggi e parallele ricerche di fondi che consentissero un intervento di restauro di ampio respiro e non limitato asistemazioni urgenti e di emergenza.
Dal 2000 l'Amministrazione comunale di Condove iniziò l'intervento di restauro del Castello tra le sue priorità di intervento ricercando ogni possibile forma di co-finanziamento.
Affidò l'incarico ad un gruppo di professionisti che realizzò il progetto Preliminare e Generale che prevedeva un impegno di spesa complessivo di 465.000 euro venne inserito all'interno del primo Programma Integrato presentato in bassa valle di Susa e finanziato al 70% con fondi della Regione Piemonte. Le campagne di scavo delle strutture del castello, iniziate nel 2006 e proseguite per appalti successivi fino al 2011, hanno permesso di accertare più fasi edilizie di sviluppo della fortezza. Tratti di cinta lungo il perimetro dell’altura richiamano tecniche costruttive dell’altomedioevo e propongono, pur con tutte le riserve date dalla lacunosità dei dati archeologici, il tema della realtà materiale delle chiuse valsusine.
Dal 2009 si è dato mandato al CRISM, Centro di Ricerca sulle Istituzioni e le Società Medievali di Torino, di effettuare una ricerca d’archivio che mettesse in evidenza il ruolo storico e politico del Castello, rivolgendosi particolare attenzione alle attività che coinvolgevano direttamente il territorio di sua pertinenza.
Il progetto si è quindi sviluppato adattandosi ai risultati delle indagini archeologiche, anche in parte sorprendenti ed inattesi. Nel tempo si sono effettuati i seguenti interventi: consolidare la rovina, per consentire la trasmissione al futuro dell’opera; recuperare l'immagine del castrum, esterna ed interna, avendo cura di riproporre materiali e tecnologie tradizionali, ricucire le lesioni e le sbrecciature che disturbano la lettura, aggiungendo pochi e leggeri segni che testimonino i nuovi interventi; guidare la lettura delle funzioni antiche, sottolineando con nuovi allestimenti antiche funzioni; mettere in sicurezza d’uso l’intera area con adeguate opere di protezione; renderla fruibile al pubblico ed organizzatori dotandola di infrastrutture minime e porzioni coperte. Le risultanze delle ricerche condotte e delle opere effettuate sono riassunte dagli archeologi, dagli storici e dagli architetti coinvolti nella giornata di studi prevista per i 18 gennaio 2014. Il simposio è realizzato con la collaborazione del CRISM e della Sovrintendenza ai beni archeologici. La partecipazione al convegno è gratuita e patrocinata dal Comune di Condove, Piano di valorizzazione culturale della Val di Susa “ Arte e tesori di cultura alpina”, Università degli studi di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte. L'iscrizione al convegno è obbligatoria (verrà consegnata una cartellina con la sintesi degli interventi, il voucher per il coffe break e dà la possibilità di prenotare la pubblicazione degli atti) e si può effettuare presso la segreteria del convegno: al 3477675500 o via mail a: segreteria_castrum@virgilio.it.
Fonte: Medioevo.it
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