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domenica 14 giugno 2015

LA CORONA FERREA DEL DUOMO DI MONZA



La Corona di Ferro, utilizzata per incoronare i re d'Italia, è stata usata dall'Alto Medioevo fino al XIX secolo. La tradizione la vede forgiata da uno dei chiodi della Crocifissione di Gesù e proprio per questa motivazione viene considerata come reliquia e viene cosnervata nella Cappella di Teodolinda, nel meraviglioso Duomo di Monza. Si narra (e ce ne siamo occupati più volte) che nel 324 la regina Elena, madre di Costantino fece compiere dei lavori nei pressi del Golgota nell'area che vedrà poi la costruzione della Basilica del Santo Sepolcro e scoprì la Vera Croce. Elena la lasciò a Gerusalemme portandone un solo frammento ma non lasciò i tre chiodi, uno dei quali fu montato sull'elmo da battaglia del figlio. Due secoli dopo, Gregorio I concesse uno dei chiodi alla regina dei longobardi, Teodolida che fece costruire il Duomo di Monza: volle anche una Corona dove incastonare il sacro chiodo ribattuto seguendo la forma circolare. La Corona assumeva, pertanto, un valore estremamente simbolico che legava indissolubilmente il potere di chi aveva l'onere di indossarla ad un'origine soprannaturale. Gli Imperatori del Sacro Romano Impero erano incoronati tre volte: come Re di Germania, Re d'Italia e Imperatore (per mano papale) secondo una cerimonia molto suggestiva che si svolgeva principalmente presso la Basilica di Sant'Ambrogio a Milano. A partire dall'anno 1248, la Corona iniziò un periodo molto travagliato della sua storia: l'ordine degli Umiliati la concesse come garanzia per un prestito per pagare una imposta di guerra per arrivare a rispettarla addirittura nel 1319; venne anche trafugata durata l'occupazione di Monza da Bertrando del Poggetto e inviata ad Avignone alla corte di suo zio Giovanni XXII la cui corte la conservò per ben ventuno anni. La Corona a essere oggetto di furti e ogni volta si registravano pesanti danneggiamenti fino a quando venne data a Bracciforte Antellotto che la rese più resistente inserendo una Corona interna in argento formata on il Sacro Chiodo. Durante la Lotta per le Investiture, nel 1354 Papa Innocenzo VI promulgò un importante editto, disatteso, in cui rivendicava a chiare lettere il diritto di Monza di imporre la Corona nel Duomo. Fu Carlo V ad interrompere la secolare triplice incoronazione e nel 1576 su Carlo Borromeo ad istituire il Culto del Sacro Chiodo ma dopo due secoli Milano passò all'Austria e Francesco I si fece incoronare nel 1792 proprio con la Corona Ferrea. Nel 1805 la Corona fu cinta da Napoleone Bonaparte che si incorono re d'Italia nel Duomo di Milano ponendosi autonomamente la Corona dicendo: "Dio me l'ha data e guai a chi me la toglie". La Corona fu ricevuta anche da Ferdinando I nel 1838 ma tornò in Italia nel 1866 a seguito della sconfitta dell'Austria durante al III Guerra di Indipendenza. La Corona smise di essere un potere regale con la proclamazione della Repubblica Italiana, e dopo un breve periodo in Vaticano durante l'occupazione nazista, tornò a Monza nascosta in una valigia. 

Le incoronazioni - tra quelle sicure, oltre a quelle longobarde, si ricordano:

Carlo Magno (800)
Arduino d'Ivrea (1002)
Corrado II (1024)
Corrado III (1128)
Federico Barbarossa (1155)
Enrico VI (1186)
Enrico VII di Lussemburgo (1311)
Carlo IV (1355)
Carlo V d'Asburgo (1530)
Napoleone I (1805)
Ferdinando I d'Austria (1838)

La Corona è composta d'oro all'80% e in argento, ha un diametro di 15 cm e alta 5,5 per un peso complessivo di 535 grammi. La lamina circolare è identificato con il Sacro Chiodo che corre lungo tutto l'interno della reliquia stessa. Secondo gli studi della storica Valeriana Maspero, la Corona ha le fattezze di due corone del XVIII secolo trovate a Kazan' in Russia a dimostrare come, probabilmente, la Corona sia stata costruita in oriente. 

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