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martedì 25 ottobre 2011

UGOLINO E VADINO VIVALDI

I fratelli Ugolino e Vadino Vivaldi (date e luoghi di nascita e morte incerti) furono due navigatori genovesi del XIII secolo. Dopo la caduta di San Giovanni d'Acri e delle ultime piazzeforti cristiane in Medioriente le vie terrestri per il commercio delle spezie erano divenute impraticabili e si avvertiva l'esigenza di aprire una via commerciale alternativa. Diversi mercanti e patrizi genovesi, tra cui Tedisio Doria finanziarono dunque una spedizione che avrebbe dovuto giungere "ad partes Indiae per mare oceanum" ("all'India attraverso il mare").
Non si conosce con certezza il tragitto che intendevano seguire per arrivare in India: per alcuni essi intendevano circumnavigare l'Africa, come poi fecero Bartolomeo Diaz e Vasco da Gama, per altri intendevano attraversare l'Atlantico, come fece Cristoforo Colombo. Nel 1291 i due fratelli salparono da Genova con due galee (l'Allegranza e la Sant'Antonio) e 300 marinai; la spedizione era accompagnata anche da due frati francescani. Tuttavia dopo aver passato lo stretto di Gibilterra e aver iniziato la discesa lungo le coste africane, della spedizione si persero le tracce dopo capo Juby, ai confini meridionali del Marocco e nessuno fece mai ritorno. Furono formulate diverse ipotesi sulla sorte dei navigatori. Le galee, a remi e con scafo basso e sottile non erano del resto navi adatte per la navigazione sull'oceano; inoltre non era ancora utilizzata la bussola e la navigazione poteva solo avvenire lungo la costa, con frequenti approdi. È possibile che la spedizione avesse toccato le isole Canarie e forse fece naufragio alla foce del fiume Senegal. Nel 1315, il figlio di Ugolino, detto Sorleone, organizzò e condusse una infruttuosa spedizione sulle tracce del padre e dello zio. Nel 1455 un navigatore genovese narrò in una lettera di aver incontrato in Africa, nei pressi del fiume Senegal, un giovane "della nostra stirpe", che diceva di discendere dai superstiti di quella spedizione. Secondo i racconti leggendari che si svilupparono dopo il fallimento della spedizione, i due fratelli genovesi avrebbero effettivamente circumnavigato l'Africa e sarebbero giunti in Etiopia, dove sarebbero stati catturati dal Prete Gianni, un leggendario re cristiano. Non molti anni dopo Dante Alighieri era forse a conoscenza del fallimento della spedizione quando compose nel XXVI canto del suo Inferno la storia del viaggio di Ulisse oltre le Colonne d'Ercole.

Fonte: Wikipedia

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