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lunedì 24 febbraio 2014

ALLE FRONTIERE DEL MEDIOEVO - "PORTORICO, MEDIOEVO DI FRONTIERA"

Quando si parla di Medioevo, immediatamente  pensiamo alle due date di confine: l’inizio e la fine. Eppure sia l’una che l’altra sono puri giochi accademici.  uesto breve articolo riguarda un luogo quasi unico dal punto di vista del Medioevo: Portorico, territorio non incorporato degli USA e situato tra la Repubblica Dominicana e le isole Vergini, a nord-est del  mar dei Caraibi. Dal 1917 gli abitanti sono cittadini USA.
Il turista che si reca a San Juan de Portorico rimane impressionato nel vedere due castelli medievali e delle lunghe mura di cinta. Subito potrebbe pensare alla classica “americanata” . Invece sono castelli autentici.  
Non è molto chiara la storia dell'isola prima dell'arrivo di Colombo.  Ciò che oggi si sa viene fondamentalmente dalle scoperte archeologiche e dalle trascrizioni dei racconti orali degli spagnoli. Pare che l’isola fosse abitata già dal 2000 a.C. circa.
Controversa è anche la paternità della sua scoperta da parte degli Europei: la maggioranza ritiene che il primo contatto con la razza bianca sia avvenuta per opera di Colombo nel suo secondo viaggio, arrivando nell’isola il 19 novembre 1493. Altri sostengono invece che l’anno del primo contatto sia stato il 1492 quando Pinzon  si separò da Cristoforo Colombo.
Colombo battezzò l’isola  San Juan Bautista, in onore di San Giovanni Battista, ma poi  col tempo questo nome rimase alla città capitale e l’isola prese il nome di Puerto Rico, cioè porto ricco.
Il primo governatore fu lo spagnolo Juan Ponce de Leon.  Data la posizione geografica, l’isola fu colonizzata fin da subito e molti schiavi africani presero il posto della popolazione locale per tutti quei lavori considerati “poco nobili” o di “fatica”. Per la posizione geografica, l’isola divenne in breve un'importante roccaforte e porto strategico dell’Impero spagnolo nel mar dei Caraibi. Numerosi furono i nemici europei che cercarono di attaccarla senza riuscirsi: francesi, inglesi e olandesi. Questo grazie a tre grandi fortezze: 

la Fortaleza, il forte San Felipe del Morro e il forte San Cristobal. La Fortaleza, che in spagnolo vuol dire "la fortezza", si trova nella parte vecchia della capitale San Juan. La sua costruzione fu relativamente veloce. I lavori iniziarono nel 1533 e terminarono 7 anni dopo. Al di fuori del Vecchio Mondo, questo è attualmente l’edificio governativo più vecchio. Vi risiede il governatore di Porto Rico. Dal 1983 è stato dichiarato “Patrimonio dell’Umanità” e dunque inserito nella lista dell’UNESCO. 

Il forte San Felipe del Morro, noto anche come castello San Felipe del Morro è una fortezza del XVI secolo. Anch’esso si trova nella parte vecchia della capitale San Juan, all'estremità nord-occidentale dell'isola. Venne costruita per difendere la baia di San Juan e la stessa città dagli attacchi dei nemici e fu dedicata al re di Spagna Filippo II. Anch’essa è nella lista dell’Unesco. 

Il forte San Cristóbal, è invece di due secoli posteriore. La Vecchia San Juan è il maggior centro culturale del paese. Il centro storico è caratterizzato da strade strette in pavé’ e da edifici coloniali dai colori sgargianti. Le costruzioni risalgono ai primi del 1500 fino al XVII secolo. Una buona parte di questo centro storico si trova ancora oggi circondata e protetta dalle alte mura di difesa. Molto bella e di periodo “fine medioevo” è la chiesa di San Jose’ del 1523. Annesso alla chiesa vi è un monastero dominicano e la prima abitazione della famiglia di Juan Ponce de Leon, conosciuta meglio come Casa Blanca.

Articolo di Marcella Nardi. Tutti i diritti riservati.

mercoledì 18 dicembre 2013

UNA PERLA DI MEDIOEVO NELLA SNOQUALMIE VALLEY

 
Il turista che si addentra nella bellissima valle dello Snoqualmie (stato di Washington, sulla costa Pacifica), ricca di laghi, fiumi, alberi, splendide cascate e salmoni, mai e poi mai potrebbe immaginare quello che incontrerebbe visitando il piccolo e simpatico paese di Carnation. Con poco più di 1900 abitanti Carnation è, insieme a Duvall (dove ora risiedo) un paese molto attivo sia dal punto di vista turistico sia dal punto di vista culturale. Entrambi i paesi hanno delle associazioni no-profit che conservano memoria storica dei primi insediamenti europei alla ricerca dell’oro e della fortuna. Ma Carnation ha qualcosa di davvero straordinario, direi del tutto atipico sicuramente per la realtà statunitense e, senza esagerare, uno dei pochi esempi al mondo nel suo genere. Stiamo parlando di Camlann Medieval Village, che è un progetto storico vivente. Da molti anni i membri del gruppo stanno ricostruendo un villaggio rurale dell’Inghilterra del 1376. Le tecniche di costruzione sono quelle del XIV secolo. 
Lo scopo di questo stupendo progetto è, come mi ha detto personalmente Roger Shell, quello di offrire al pubblico una forte e coinvolgente esperienza della storia.
 “Noi Americani siamo Europei e siamo ciò che siamo come conseguenza dei secoli passati. Molti Americani lo stanno dimenticando”. Questo è ciò che più o meno mi ha detto il presidente ed io condivido pienamente tale concetto. Il villaggio offre svariate attività rivolte a calare le persone nella realtà di quel tempo. Una cosa simpatica è che durante la visita ognuno può affittare un abito in stile inglese del XIV secolo sia esso di tipo nobiliare sia popolare. Sembra una tipica “americanata”, come direbbe qualcuno, ma è un’idea davvero bella e istruttiva. Un’altra simpatica particolarità è che durante la visita non si possono usare i dollari per acquistare oggetti e alimenti presenti nel villaggio. All’ingresso i dollari vengono convertiti in monete coniate dal gruppo, simili a quelle Inglesi del XIV secolo. Il villaggio è aperto al pubblico, nella sua interezza, durante i fine settimana nell’arco della stagione estiva. È davvero bello e singolare vedere come si anima durante le ore di apertura. Sembra davvero di essere calati in un altro tempo! Durante le ore che si trascorrono al villaggio, ognuno può imparare molte cose, visto che i membri dell’associazione sono persone che si dedicano costantemente alla ricerca ed allo studio della vita delle comunità rurali Inglesi del XIV secolo.  
Come già detto lo scopo principale dell’associazione è quello di fornire una profonda conoscenza della relazione fra gli eventi storici del passato e il moderno stile di vita della società occidentale. Che Camlann sia esistito o no nella realtà, un dato di fatto è che quando si entra nel villaggio medievale a Carnation ci si tuffa in un altro mondo. Il turista può imparare come si facevano le candele, i mannelli di lana grezza, le riserve di erbe officinali, le essenze base per profumare ambienti e persone, come si lavorava il ferro e molte altre cose. Molto bello è l’ “ufficio” del miniaturista, dove una persona da anni si dedica allo studio e riproduzione delle miniature e alla creazione di inchiostri  e “penne” come venivano fatte in quel tempo. Bellissime sono anche le armature create da uno dei membri del gruppo. Vi e’ anche una bella biblioteca di libri sia moderni sia antichi. Alcuni di questi si possono leggere e, in qualche caso, acquistare. Altra cosa interessante e’ la locanda dotata di 2 ambienti, oltre la cucina. 
L’associazione conta molto sull’attivita’ culinaria come fonte di sovvenzionamento economico, visto che e’ un gruppo no-profit e, come avviene anche in Italia, i donatori non sono poi cosi’ tanti.L’edificio in oggetto consta di un bellissimo ingresso per le prenotazioni e per l’eventuale attesa, di una grande stanza stile locanda e di uno stupendo salone per ricevimenti e banchetti con affreschi che mi ricordano varie sale del castello di Issogne in Val D’Aosta. Come e cosa si mangia a Camlann Medieval Village? Anche questo e’ molto interessante! Nel rispetto del mantenimento delle abitudini di quel tempo, non ci sono forchette, ne’ piatti e ne’ bicchieri. Si mangia con coltello, cucchiao e mani. Si beve in coppette rudimentali fatte in terracotta, ci si lava le mani con acqua intrisa di limone e si beve o idromele o vino non fermentato (davvero eccellente). Le portate sono ottime e sembra nel rispetto delle ricette del tempo. Durante la cena si viene intrattenuti 3 o 4 volte da due cantori eccellenti: uno e’ il presidente, Roger Shell, e l’altro e’ una cuoca con una voce davvero celestiale. Vengono usati strumenti musicali fatti con le tecniche del tempo cosi’ come le canzoni sono originali del XIV secolo. La locanda e’ illuminata con candele e devo dire che l’atmosfera e’ meravigliosa, oltre che alla bonta’ dei cibi. Durante il mese di novembre si tengono corsi, cosi’ come in primavera. Quelli di questo anno sono: “Giardini Medievali”, “Realizzazione di vestiti nel XIV secolo”, “Vita e abitudini degli abitanti del villaggio nel 1376”. Vengono inoltre tenute lezioni di due ore sull’ ”esplorazione” della vita giornaliera nel medioevo: architettura, alimentazione, usi e costumi, tecnologie del tempo, armature, moda e musica. Vengono inoltre mostrati stumenti di vario genere di uso comune nella vita giornaliera del tempo. Oltre a questi, vengono poi organizzati eventi a tema in base a vari periodi dell’anno. Insomma...se capitate in questa zona, non mancate di andare a Carnation. Il Medioevo vi catturera’...

Articolo di Marcella Nardi, autrice di “Medioevo in Giallo”

domenica 8 settembre 2013

"MEDIOEVO IN GIALLO". UNA INTERESSANTISSIMA OPERA DI MARCELLA NARDI

La nostra amica Marcella Nardi è appassionata di fotografia, viaggi, storia, libri gialli e di avventura. Grazie alla sua passione nel 2011 si classifica al terzo posto al Premio "Philobiblon" Premio Italia Medievale con l'opera "Dietro quel velo nero". Insegnante di Italiano ed inglese vive tra Milano e Seattle. inoltre costruisce castelli in miniatura di pregevole qualità. Marcella ha pubblicato il libro "Medioevo in Giallo" con il self Publishing "ilmiolibro.it" e può essere acquistato online presso i maggiori store. Lo si può acquistare anche su Feltrinelli, Lulu (cartaceo ed eBook) e su Amazon. Il libro sarà inserito nei principali database bibliografici e sarà disponibile su Amazon negli stati uniti e in europa entro 8 settimane. Inoltre, sarà disponibile anche presso rivenditori online di tutto il mondo, tra cui Amazon.com, Baker & Taylor e Barnes & Noble.

Premi:

- Terza Classificata a "Philobiblon" Premio Italia Medievale 2011
- Concorso Art&Craft nella sezione “Opere 3D” (2009 – Woodinville, USA)

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