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mercoledì 19 ottobre 2016

DIECI LUOGHI COMUNI SUL MEDIOEVO

Sul Medioevo se ne dicono di tante: ormai è nel linguaggio (ignorante) comune dire "il Medioevo è stato un periodo di ignoranza, grettezza e violenza". Questo a causa della cultura illuministica che non solo ha goduto di un'invenzione medievale (la stampa) per diffondere il proprio pensiero ma ha inculcato delle convinzioni che sono totalmente contrarie ai propri principi di rigore e ricerca scientifica. Leggiamo insieme quali sono i 10 luoghi comuni sul Medioevo che la storia ha sfatato.

1. "Medioevo età buia" No! Nonostante furono gli inglesi a dare per prima la definizione di "periodo oscuro" riferito al Medioevo, l'Età di Mezzo è stato senza dubbio uno dei periodi più rigogliosi della storia: certo, ci sono state torture, carestie, battaglie e nefandezze di ogni tipo, ma basta girare lo sguardo e troviamo il campanile di Giotto, la Divina Commedia di Dante, le opere di Boccaccio, cattedrali e altre meraviglie!

2. "Nel Medioevo credevano che la Terra fosse piatta". Nel Medioevo nacque la consapevolezza che la terra fosse tonda: concetto in realtà già particolarmente diffuso in Grecia. Sul testo Tractatus de Sphaera già era possibile leggere i calcoli che dimostravano inequivocabilmente la vera forma della terra, confermata poi dalle navigazioni di Magellano.

3. "Lo Ius Primae Noctis è una vergogna medievale" È diffusa la leggenda che il signore del villaggio doveva godere delle grazie della neosposa passando con lei la prima notte di nozze. Quello che è passato alla storia come "ius primae noctis" era in realtà una tassa che doveva essere versata da chi comandava sul territorio in cambio della possibilità di contrarre matrimonio. Ah...anche le cinture di castità non esistevano!

4. "Nel Medioevo c'era la tortura!" Si, ma non era così diffusa come nel "luminoso" Rinascimento. Non a caso Innocenzo III nel 1215 decise che le confessioni estorte mediante tortura iniziarono ad essere fortemente screditate preferendo un regolare processo.

5. "Nel Medioevo si cacciavano le streghe!". Falso come una banconota da mille euro. La caccia alle streghe iniziò si nel Medioevo ma praticamente alla fine del periodo stesso per raggiungere l'apice nel '600 e nel '700 sulla base di testi come il Malleus Maleficarum che è datato 1487. Nel Medioevo fu data una caccia senza pietà agli eretici, ma la caccia alle streghe è decisamente post-medievale.

6. "Le gente del Medioevo era sporca". È vero che non ci lavava tutti i giorni ma una "vasca" era sempre presente negli appartamenti. I bagni termali erano un luogo per altolocati, mentre il popolo poteva trovare refrigerio e si poteva lavare nei fiumi. Anche il lavaggio delle mani prime dei pasti era una pratica diffusa così come era di prassi cambiarsi la biancheria con una certa frequenza.

7. "Le strade erano sporche". Non sempre è vero. Naturalmente le strade medievali non avevano i cassonetti della spazzatura ogni cinquanta metri ma, nel corso dei tempi, si sono create rete di fognature e sistemi di spurgo in grado di rendere più gradevole l'aria della città. A Marsiglia, ad esempio, un'ordinanza obbligava i cittadini a tenere pulita la zona antistante la propria casa.

8. "Il Medioevo è il periodo dell'ignoranza". Altra falsità. Quando furono aperte le prime università ad esempio? Addirittura l'istruzione era totalmente gratuita se il ragazzo non aveva sufficienti mezzi per mantenersi gli studi. Nelle scuole, che si trovavano spesso vicino le chiese, si gettarono le basi di quel pensiero scientifico successivamente cavalcato da personaggi quali Galileo Galilei.

9. "La medicina era solo superstizione". Non è vero assolutamente. Ovviamente alcune diagnosi tiravano in ballo fasi lunari, strane congiunzioni astrologiche o il supporto di "farmaci" un po' particolari: tuttavia vi era un corpus di norme notevole da studiare e imparare e si voleva affrontare la "pratica medica" con cognizione di causa. Ancora oggi ci curiamo lievi stati di malessere con camomilla o altre piante proprio sulla base di esperienza e studi dell'antichità.

10. "Si moriva giovani". "Nel mezzo del cammin di nostra vita" recitava Dante affermando proprio che a 35 anni iniziò il suo viaggio all'Inferno. Questo testimonia come la credenza che nel Medioevo si morisse giovanissimi è una bufala: ovviamente i tassi di mortalità erano diversi da quelli odierni,  non c'erano medicine, spesso si moriva per un banale virus o un'influenza ma era facile trovare persone che vivevano anche 60/70 anni.

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