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giovedì 15 aprile 2010

I CONCLAVI NEL MEDIOEVO

Nel cristianesimo originario l'elezione del nuovo pontefice avveniva nell'assemblea dei cristiani di Roma o come accadde a San Lino successore di Pietro su indicazione del predecessore (ora si dice Cardinale in pectore). Nella storia è documentato anche un caso di un elezione "diretta" dallo Spirito Santo quando Fabiano nel 236 venne eletto poiché durante l'assemblea, una colomba si posò sul suo capo, un fatto che fu visto un disegno di Dio. Dal 336, su decisione di papa Marco, l'elezione fu riservata ai soli sacerdoti romani. Nel 962 l'Imperatore Ottone primo stilò il Privilegium Othonis (in cui si conferma il valore della Constitutio Romana dell'824 promulgata da Lotario I documento in cui si affermava, tra l'altro, che l'elezione doveva rimanere prerogativa dei nobili e alti prelati di Roma favorendo, inevitabilmente, la corruzione morale della Chiesa. Chi esercitava tale possibilità senza diritto era condannato all'esilio) prevedendo che l'elezione del pontefice era subordinata alle decisioni dell'imperatore del Sacro Romano Impero.
Un primo vero cambiamento arrivò nell'Anno Domini 1059 allorchè papa Niccolò II decise di rimettere ai cardinali vescovi e l'elezione del Successore alla Cattedra di Pietro; su questa medesima linea si espresse nel 1179 il pontefice Alessandro III affidando il compito all'intero collegio cardinalizio. Era comunque sempre possibile l'elezione anche di semplici maschi battezzati, regola che è rimasta tuttora difatti se il prescelto è solamente un membro consacrato nel clero e viene eletto pertano per acclamazione (si veda il Romano Pontifici Eligendo n. 63) va ordinato subito Vescovo, solo dopo può presentarsi alla folla di San Pietro. Tuttavia il primo Pontefice eletto in clausura fu Gelasio II il 24 gennaio 1118 all'unanimità dei cardinali riuniti nel Monastero di San Sebastano sul Palatino, luogo chiuso al pubblico per evitare interferenze esterne sulla scelta del successore di Pietro dato che la chiesa era in lotta con l'imperatore durante la "lotta per le investiture". Il caso più famoso si ebbe a Viterbo nel 1268 quando, dopo la morte di Clemente IV, i 19 cardinali riuniti non riuscivano ad eleggere un papa, dopo addirittura 33 mesi di sede vacante (il periodo che intercorre tra la morte del papa e l'elezione del successore). La città si ribellò rinchiudendo i cardinali nel palazzo vescovile dando loro solo pane ed acqua e scoperchiando il tetto. Molti cardinali si ammalarono o morirono; i rimasti elessero Papa Gregorio X che, una volta nominato impose subito regole rigide per l'elezione con il decreto Ubi Periculum approvato dal Concilio di Lione II nel 1274. I cardinali dovevano riunirsi in un'area chiusa e non avevano diritto a stanze singole. Il cibo era somministrato attraverso una finestra e, dopo tre giorni, se i cardinali ancora non avevano scelto il Successore di Pietro avrebbero ricevuto un pasto al giorno; dopo cinque solopane ed acqua. Durante il conclave inoltre nessun cardinale poteva ricevere alcuna rendita ecclesiastica. Le regole di Gregorio X furono abrogate nel 1276 da Adriano V, ma Papa Celestino V (il papa del Gran Rifiuto dantesco) le ripristinò visto che per la sua elezione ci vollero due anni! Quasi sempre i conclavi si sono tenuti a Roma e, a partire dalla sua creazione alla fine del XV secolo, si sono svolti nella Cappella Sistina in Vaticano. Ora la normativa per l'elezione del Vicario di Cristo a cui si fa riferimento è la Universi Dominici Gregis del 1996 confermata dal papa Giovanni Paolo II.
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Per il Testo del Romano Pontifici Eligendo: Romano Pontifici Eligendo
Per il Privilegium Othonis originale: Privilegium Othonis (Archivio Segreto Vaticano)
Per la Universi Dominici Gregis: Universi Dominici Gregis

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