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sabato 10 marzo 2018

INTERVISTA A LALI PANCHULIDZE AZNAURI

Intervistiamo Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, 33 ANNI, affascinante nobildonna georgiana residente in Italia, laurea in letteratura e master in pedagogia, consulente in pubbliche relazioni e comunicazione, vice presidente della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea.

Perché, la Georgia attira l’interesse di tanti studiosi ed appassionati di storia medievale?

Quando si parla di uomo bianco si parla di razza caucasica, perché è sulle nostre verdi colline che nasce la civiltà europea, come testimoniano gli studi antropologici e i ritrovamenti archeologici. Noi siamo la patria, già cantata dai poeti classici greci, delle radici ancestrali, dei miti e delle leggende come quella del Vello d’Oro. Ma è certamente l’età di mezzo, il Medioevo appunto, il periodo storico più importante, complesso e affascinante della nostra mitica terra di mezzo, la Georgia, linea di confine fra Occidente e Oriente. E la storia e l’identità del fiero popolo georgiano, si fondono e fondano simbolicamente, nel secoli, con quella dei Bagrationi, la nostra amata dinastia reale, la più antica casa principesca di tutta la cristianità, citata nei documenti storici ufficiali dal 575 d.C.

Casa Reale di Georgia, della quale Lei è l’autorevole rappresentante in Italia, giusto?

La monarchia fa parte della nostra cultura ed è lo stesso Patriarca di Georgia, a chiederne ufficialmente la restaurazione, come segno di unità della nazione e di fedeltà alle nostre tradizioni. Io mi onoro di essere la delegata della Casa Reale Bagrationi di Imereti e di Sua Altezza Reale il Principe Irakli, giovane ingegnere, impegnato nel sociale, persona molto colta e religiosa, seria e affabile, stimata da tutti, che, un crescente numero di patrioti sostiene come legittimo erede al trono della Georgia. A chi mi dice che la Georgia è una Repubblica da oramai cento anni, io rispondo che si tratta di una parentesi nella nostra storia, e ricordo che è stata monarchia, con i Bagrationi, per 1443 anni. I georgiani sono un popolo di orgogliosi e combattivi cavalieri cristiani, questo è il nostro profondo DNA che nessuno può cancellare.

Una storia lunga e tormentata quella della Georgia…

I vari regni e principati Bagratidi, Bagrationi e Bagratuni nel Caucaso, in Georgia e Armenia, sono stati baluardo della cristianità europea dalle invasioni mussulmane, prima persiane e poi turche ottomane. Le gesta eroiche, il coraggio, la forza e l’efficacia in battaglia dei nostri cavalieri ed arcieri, in un rapporto con i nemici di sempre inferiore, sono conosciute in tutto il mondo. Noi georgiani abbiano tenuto testa all’Islam anche dopo la caduta di Costantinopoli e Gerusalemme, ed insieme, ai fratelli Armeni, siamo gli unici due stati cristiani di questa regione. Ne sono evidente segno le centinaia di torri militari, monasteri ortodossi e castelli degli Aznauri (i clan della nobiltà feudale, simili a quelli della lontana Scozia) sparsi in tutto il Caucaso. Poi vi sono le storie, misteriose e affascinanti, dei Tazrelebi, gli autentici cavalieri templari georgiani, e dei Variaghi, i Vichinghi di Bisanzio, rifugiatisi in Georgia per rimanere fedeli alla ortodossia cristiana. Quante fiabe, canti e brindisi dedicati a loro, durante le nostre feste e ritrovi, bevendo il nostro vino che è il più antico e buono del mondo.

A proposito di ortodossia, Lei è anche attiva sostenitrice del dialogo ecumenico…

Io, come il 90% dei georgiani, sono fedele alla nostra Santa Chiesa Apostolica Ortodossa, che è cristiana autocefala (ovvero patriottica), vetero calendarista (legata all’antico calendario giuliano-costantiniano) e con un rito simile a quello greco bizantino (ma in lingua georgiana). Abbiamo delle nostre assolute specificità dottrinali e liturgiche, oltre che dei nostri Santi Protettori e Patroni, da San Giorgio (patrono della cavalleria cristiana, non a caso anche emblema di stato, e presente sulla nostra bandiera nazionale rosso crociata di Gerusalemme) a Santa Cristiana Nino. Per non parlare dei nostri tanti Re e Principi Bagrationi, santificati dalla nostra Chiesa e venerati dal nostro popolo. Ho buoni rapporti, non solo con tutte le chiese ortodosse nazionali e le diverse comunità ortodosse presenti in Italia, ma anche con associazioni, ordini cavallereschi e prelati dell vostra Chiesa Cattolica romana. Di fronte alla modernità secolarizzata ed alla minaccia islamica, doppiamo ritrovare e difendere le nostre comuni radici cristiane.

Lei è anche presidente della associazione Italia-Georgia-Eurasia...

La Georgia è stata fondamentale nella storia della cristianità, sopratutto nel passaggio della tradizione imperiale ortodossa bizantina alla Russia, nel volo simbolico dell'aquila bicipite da Costantinopoli a Mosca, terza Roma. Oggi è proprio la piccola-grande Georgia che può far dailogare oriente ed occidente e proporre un nuovo modello geopolitico, euriasiatico e mediterraneo, per il futuro della nostra comune civiltà europea e cristiana. La nostra associazione ACIGEA ha questa missione e si occupa di cultura, viaggi turistici ed anche interscambi commerciali. Organizziamo degustazione dei nostri vini e cene tipiche georgiane, conferenze e e presentazione di libri come il romanzo storico medievale "L'ultimo Paleologo". Poi vi sono, anche in Italia, le cerimonie religiose e le attività benefiche degli antichi e prestigiosi ordini cavallereschi e nobiliari della nostra Casa Reale Bagrationi.

Sguardo Sul Medioevo è onorata di ringraziare la dott.ssa Lali Panchulidze Aznauri e il presidente di Aristocrazia Europea, Conte Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico per questa intervista che fa luce su una storia e una cultura poco conosciuta.

Sito web di riferimento: http://www.aristocrazia.eu/

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